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Martedì 10 Gennaio 2012
Attività di assistenza «ISEE» (DSU)
L'articolo 5 del decreto legge n° 201 dl 6 dicembre 2011 ha previsto, tra la seconda metà del 2012 e l'inizio del 2013, una revisione dell'ISEE e l'aggiunta del requisito economico a prestazioni precedentemente erogate attraverso il solo requisito reddituale.
L'importanza della scelta ha generato una attenta analisi da parte di diversi organi di stampa che hanno evidenziato le componenti più critiche dell'indicatore già note agli operatori del settore.
Tra queste criticità emerge la componente del patrimonio mobiliare che al netto della franchigia prevista non incide quasi mai nel calcolo dell'ISEE.
La difficoltà ad effettuare controlli automatizzati e massivi sulla variabile del patrimonio mobiliare ha creato la consapevolezza in molti cittadini di poter eludere tali valori senza averne un danno.
In un momento delicato per il welfare dove i fondi a disposizione degli Enti erogatori per le politiche sociali hanno subito e subiranno forti riduzioni, auspichiamo che tali controlli vengano effettuati evidenziando e condannando eventuali elusioni del patrimonio così come del reddito.
Come avvenuto per altri servizi, i controlli su dichiarazioni autocertificate sono elemento essenziale di valorizzazione e credibilità dell'attività.
Anche noi come intermediari, pur parlando di autocertificazioni, abbiamo l'obbligo di far sempre presente con incidenza e chiarezza l'obbligo di dichiarare tutte le attività finanziarie presenti al 31/12 dell'anno precedente, precisando che i controlli saranno effettuati e che in caso di dichiarazione mendace è prevista una sanzione amministrativa e penale.
Dall'analisi della Banca d'Italia oltre l'80% degli Italiani risultano avere un rapporto con intermediari finanziari, principalmente banche, appare poco credibile che la stessa percentuale di italiani dichiari zero come saldo del proprio c/c. Si ricorda che, anche se il valore posseduto fosse inferiore alla franchigia prevista questo deve essere sempre dichiarato(arrotondamento ai 500 euro inferiori) al fine di valorizzare la componente del reddito figurativo.
(consulta nazionale dei caf)
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